I coltelli di Luis Bagnasco
Sono nato a Buenos Aires da genitori italiani e fin da piccolo avevo due grandi passioni: il calcio e i coltelli.
Nel frattempo che studiavo avevo un po’ il pallone nei piedi e qualche pezzo di ferro in mano da giocare con le ruote abrasive che mio padre aveva nella sua fabbrica di posate.
Successivamente dai 15 ai 20 anni ho dedicato tutto il mio tempo a studiare nella scuola industriale e a giocare a calcio, avendo la soddisfazione di arrivare a giocare nella serie A: poi per ragioni puramente economiche ho deciso di lasciare il calcio professionista (all’epoca ti davano le scarpe e pochissimi soldi), e così ho avuto la fortuna di lavorare presso l’IBM dove ho arricchito il mio bagaglio di conoscenze arrivando a lavorare per piu di 12 anni come ingegnere metodista.
Quando l’Argentina entrò in guerra per le isole Malvinas, decisi di emigrare in Italia dove la casualità mi fece trovare fra le mie mani la rivista Coltelli che Passione e fù cosi che scoprii che tanti di quei coltelli che avevo sempre ammirato erano fatti da “semplici” artigiani, decisi quindi di provare anch’io a costruirli.
Mi recai dal maestro che abitava più vicino, Carlo Gigante, il quale con somma gentilezza mi fece fare i primi passi e, successivamente, conobbi Vincenzo Goffredo che fù per me determinante nel trovare la mia strada, aiutandomi a realizzare il mio sogno di costruire un coltello con le mie mani, entrando definitivamente in questo straordinario mondo del vero artigianato.
