I coltelli di Andrea Bertini
La lama esercita un fascino particolare che mi coinvolge al tal punto di doverla comprare.
Nel 2012 alla mostra del coltello custom di Livorno vidi per la prima volta una carteggiatrice a nastro e cominciai a chiedere informazioni. Durante il periodo che concludeva lo stesso anno, grazie a internet, ho visionato moltissimi filmati per cercare di capire come si potessero creare delle opere d’arte.
Mi sono reso conto che di coltelli non sapevo assolutamente niente, ho scoperto l’esistenza di nomi come R.W.Loveless, S.R.Jhonson, Randall e Scagel ma anche italiani come Bernini, Dipaco (che sono della mia citta), Mura, mi si è aperto un mondo davanti che non credevo esistesse e visto che io amo le sfide non ho saputo resistere.
Nella primavera del 2013 ho acquistato una levigatrice e durante l’estate ho cominciato a creare i miei primi lavori con molta fatica perché, oltre alla difficoltà nel realizzare la lama, non ero convinto delle forme del loro utilizzo dei materiali per le manicature e venivano fuori delle vere schifezze che credo di avere ancora da qualche parte ben nascoste.
Ho capito che anche la fase di progettazione è molto importante per un buon risultato. Devo dire però che a volte adoro prendere una barra d’acciaio e senza neanche fare un disegno cominciare a mangiarla fino ad arrivare alla forma che mi soddisfa: secondo me è l’essenza della vera libertà. Durante l’estate ho avuto modo di conoscere Denis Mura che mi diede consigli preziosi e in seguito anche Milko Dipaco.
Durante la realizzazione dei coltelli ho capito che le forme che prediligo sono quelle dei figther, e bowie dedicandomi a loro sia nello studio che nella realizzazione. Diametralmente opposti mi affascinano entrambi proprio per le caratteristiche che si oppongono. Uso qualsiasi tipo di acciaio da coltelleria che si trova in commercio sia nazionale che straniero come RWL34, ATS34, 440C, BECUT, D2, SLEIPNER, SW21,N540 bohler.
Per le impugnature uso materiali sia naturali che artificiali tutti di alta qualità.
